mercoledì 14 febbraio 2007

Da Filcams-CGIL 14 febbraio 2007

Filcams-CGIL

L'utilizzo "obbligatorio"delle ferie costituisce certamente una brutta forzatura di esprinet:
I nostri legali stanno valutando la situazione.


Sui problemi aperti (prospettive dell'affitto) attendiamo l'incontro del 19 nel quale dovrebbero emergere le reali intenzioni di esprinet.

Rimane ferma l'indicazione di NON dimettersi spontaneamente per le pressioni,per la situazione sgradevole o per il disagio:le aziende coinvolte devono assumersi tutte le proprie responsabilità.

Successivamente l'incontro del 19 prepariamo una grande assemblea generale per aggiornarci,valutare la situazione e decidere cosa fare.

14 febbraio 2007

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ormai siamo arrivati agli ultimi atti e sarebbe comunque un peccato, ed un favore nei confronti di esprinet, andare via ora.. il sindacato non ha mai detto di restare a tutti i costi se chiaramente si trova un'opportunità di lavoro VALIDA, ma non lasciamoci intimorire, girano voci di persone che stanno chiedendo o alle quali stanno offrendo incentivi per abbandonare l'azienda.. bene, se queste persone mollano senza avere una vera possibilità di lavoro al di fuori di qui allora stanno sbagliando, non facciamo questo errore.. soprattutto perchè se tanto mi da tanto le proposte d'incentivo sono un'eresia confronto al danno che ci è stato fatto, alle pressioni, allo stress subito e soprattutto confrontandolo ai soldoni che questi signori hanno fatto sulla pelle della pur fallimentare Actebis e sulla nostra!!! NON MOLLIAMO!!!

Anonimo ha detto...

Poco più di 100 giorni fa...

Esprinet S.p.A ha inoltre siglato oggi un accordo vincolante per l’acquisto del 100% del capitale di Actebis
Computer Italia S.p.A., il sesto maggiore distributore di IT nel mercato italiano (fonte: Sirmi, 2006),
interamente controllato da Actebis Holding GmbH. Quest’ultima è la holding tedesca dell’omonimo gruppo
pan-europeo attivo nella distribuzione informatica.

A valle del closing, soggetto all’approvazione dell’Antitrust italiano e del gruppo Otto, azionista di controllo di
Actebis, il Gruppo Esprinet avvierà il processo di fusione di Actebis Italia nella controllante Esprinet S.p.A.
rafforzando ulteriormente la sua leadership nel mercato italiano della distribuzione IT.

Con ~135 dipendenti diretti, Actebis Italia si qualifica come distributore IT con un portafoglio di ~3.300 clienti
ed una gamma prodotti che spazia dai PC alle periferiche, componenti, consumabili e software.

Grazie ad un volume di ricavi nel 2005 pari a ~334 m€, Actebis Italia è posizionata al sesto posto nella
classifica dei maggiori distributori di IT in Italia, con una quota di mercato pari al ~5% (fonte: Sirmi, 2006).
I maggiori vendor-fornitori sono HP, HP Consumabili, Acer, Epson, Microsoft e Canon.

Ed ora cosa è rimasto di Actebis?

Niente.. s'è mangiata tutto ESPRINET.. ed ha lasciato le ossa.. quelle rotte dei dipendenti... ormai poco più di 80 anime con un'unico grido.. LAVORO!!!

Anonimo ha detto...

Siamo rimasti in poco più di 80 persone e mai come ora dobbiamo restare uniti!!!

Lunedì aspettiamo con ansia l'incontro e che si sappia subito almeno un quadro di quello che sono le intenzioni della Direzione, altrimenti questa volta dobbiamo fare più rumore possibile, non esiste essere trattati così.. ~334m€ di fatturato, il 5% di quota di mercato, 3.300 clienti, sesto maggior concorrente.. a che prezzo???

La Holding se non sbaglio ha comunque messo sul tavolo 3,5m€ per concorrere alla riorganizzazione della struttura.. ma dove sono finiti questi soldi???

Anonimo ha detto...

L'unica cosa veramente triste, di tutta questa acquisizione creativa, e' la consapevolezza di aver previsto questa situazione in assemblea sindacale : quando ho detto di controllare questi famosi 3,5 milioni di euro e mi e' stato risposto : ora apriamo il tavolo negoziale e bla bla bla... ora cosa ne e' restato ? tolte le buonuscite per i dirigenti, gli agenti e gli amministratori delegati, sono rimasti dei soldi, gia' spariti pero' nel bilancio 2006 di esprinet. peccato non si abbia parlato di buonuscite prima, si risparmiava mal di stomaco, con piu' calma si sarebbe cercato e con 4 spiccioli in tasca per pagarci il mutuo....
un in bocca a lupo per chi e' rimasto : appena fuori vui renderete veramente conto di quanta competenza avete, se le cose sono andate in un certo modo e' stato per motivi che tutti conosciamo.

Anonimo ha detto...

E chi doveva controllare quei soldi.La guardia di finanza?
Il sindacato non ha "potere ispettivo":può solo negoziare,appunto.
Oppure esercitare il conflitto sindacale,se il negoziato fallisce.

Anonimo ha detto...

riprendo la risposta al commento (scritto da me) sui famosi 3.5 milioni.
E' stato mai chiesto ufficialmente da sindacati/rappresentanti sindacali di essere venire informati sulla gestione di questi soldi, magari facendo poi anche firmare un bel verbale dell'incontro ?
Non mi risulta.
Inutile piangere sul latte versato, ribadisco: rimane solo la tristezza, quei soldi se indirizzati in tempo, sarebbero potuti entrare nelle tasche dei dipendenti (il comunicato ufficiale del gruppo otto relativo alla vendita da parte di Actebis holdign gmbh della sua filiale italiana parlava chiaro in merito). per cultura personale pongo una domanda : ma tecnicamente l'esubero dei dipendenti e' necessariamente legato ai dipendenti ex actebis o potrebbe coinvolgere anche quelli di esprinet ?

Anonimo ha detto...

Anche quelli di Esprinet,la legge è chiara.
Anche perchè c'è il sempre attuale(e temuto dalle aziende)art.17..."Art. 17. Reintegrazione dei lavoratori e procedure di mobilità.

1. Qualora i lavoratori il cui rapporto sia risolto ai sensi degli articoli 4, comma 9, e 24 vengano reintegrati a norma dell'articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni, l'impresa, sempre nel rispetto dei criteri di scelta di cui all'articolo 5, comma 1, può procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro di un numero di lavoratori pari a quello dei lavoratori reintegrati senza dover esperire una nuova procedura, dandone previa comunicazione alle rappresentanze sindacali aziendali."

Che significa:nessuno lavora in area protetta.
Non ci sono lavoratori condannati e lavoratori "garantiti".
Si lotta uniti tutti insieme.

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi, tenete duro. In Actebis ho trascorso diversi anni : l'ho vista nascere, crescere, prosperare, affrontare momenti duri; ma lo spirito di squadra era ed è sempre rimasto quello di una squadra vincente !
In bocca al lupo ! S15 ...